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Un materiale nanotech contenente un estratto di liquirizia può essere utilizzato per sterilizzare e proteggere dispositivi e impianti medici

Un materiale nanotech contenente un estratto di liquirizia può essere utilizzato per sterilizzare e proteggere dispositivi e impianti medici che includono componenti biologici, e protegge questi funzionali bio-componenti durante il processo di sterilizzazione.Il nuovo rivestimento che utilizza la nanotecnologia, consentirà ai chirurghi di sterilizzare dispositivi medici che contengono componenti biologici.

I risultati  sono stati pubblicati sull’ultimo numero di Materiali Oggi .Il  team di ricercatori, provenienti da Germania e Austria, spiega come convenzionali tecniche di sterilizzazione in base a uno scoppio di radiazioni, o l’esposizione a gas tossici possono danneggiare i componenti funzionali biologiche del dispositivo. Il  nuovo rivestimento, contenente un componente trovato nella liquirizia e sviluppato dalla società tedesca biotech LEUKOCARE AG, protegge queste componenti sensibili.

Joachim Koch del Georg-Speyer Haus,  dell’ Istituto per la Ricerca Biomedica a Francoforte e colleghi, spiegano come i dispositivi medici e gli impianti sono sempre più funzionalizzati con proteine farmacologicamente attive, anticorpi e altre biomolecole. Procedure di sterilizzazione dure, tra cui beta e raggi gamma o l’esposizione all’ossido di etilene tossico possono danneggiare queste molecole sensibili e rendere il dispositivo inutilizzabile. Tuttavia, senza sterilizzazione il paziente è a rischio di infezione quando il dispositivo viene utilizzato o impiantato.

Il team ha valutato con successo il nano-rivestimento, una tecnologia che impiega una composizione di stabilizzazione nano-molecole. Un elemento importante  del dispositivo,è un composto noto come acido glicirrizico, prodotto chimico naturale trovato nella liquirizia. A differenza di altri approcci stabilizzanti utilizzati in formulazioni biofarmaceutiche, il nano-rivestimento non contiene zuccheri, alcool-zucchero composti o proteine che potrebbero altrimenti interferire con l’attività biologica del dispositivo.

La squadra ha testato il nano-rivestimento, mediante accoppiamento con  un anticorpo anti-infiammatorio su una superficie poliuretano poroso.Questo vettore agisce come un surrogato per un dispositivo medico. Tale sistema può essere utilizzato come impianto terapeutico per ridurre l’infiammazione causata da un sistema immunitario iperattivo in pazienti gravemente malati. I ricercatori hanno trovato che, anche se il dispositivo di test viene sabbiato con radiazioni per la sterilizzazione, né il nano-rivestimento, né le proteine risultano  danneggiati dalla radiazione e l’attività del dispositivo rimane integra.

“Questo rivestimento nano-formulazione può essere applicato per la produzione di migliori dispositivi biofunctionalized medici quali impianti ossei, stent vascolari, medicazioni di ferite e faciliterà l’applicazione di prodotti di combinazione biomediche”, spiega Koch

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