Secondo i risultati di una sperimentazione presentata a Denver, nel corso del meeting dell’American Chemical Society e condotto da un team di ricercatori dell’Università di Scranton, in Pennsylvania (Usa), le patate, consumate con regolarità, sono in grado di abbassare la pressione sanguigna del 3%-4% e tenere sotto controllo l’ipertensione. In particolare, molto adatte allo scopo sembrano essere alcune particolari patate, quelle viola, se cucinate senza l’aggiunta di sale o condimenti grassi.
La ricerca ha coinvolto 18 persone obese o in sovrappeso con problemi di ipertensione. Inserendo nel loro regime alimentare quotidiano, per circa quattro settimane, due porzioni di patate viola (6-8 patate di dimensioni ridotte), complete di buccia, gli esperti hanno registrato un effetto inaspettato sulla pressione sanguigna: la pressione diastolica media (la minima) era diminuita, mediamente, del 4,3% e quella sistolica (la massima) del 3,5%.
Per non trasformarle da alleate a nemiche della salute, è importante cuocerle senza aggiunta di grassi, evitando le lavorazioni più elaborate e ricche di calorie, come le fritture.
“Le patate sono ricche di grassi e zuccheri, ma se servite senza burro o margarina, una patata contiene 110 calorie e decine di sostanze fitochimiche salutari e vitamine” ha commentato uno degli autori della ricerca.