Le ricerche condotte presso la McGill University e l’INRS hanno scoperto che un estratto di mirtilli rende i batteri più sensibili agli antibiotici, una strada promettente per limitare la resistenza a questi importanti farmaci.
La diffusione globale della resistenza agli antibiotici sta minando decenni di progressi nella lotta contro le infezioni batteriche. A causa dell’uso eccessivo di antibiotici in medicina e in agricoltura, siamo sul punto di tornare a un’era pre-antibiotica in cui le infezioni minori possono ridiventare mortali. Pertanto, contrastare il calo dell’efficacia antibiotica migliorando l’efficacia degli antibiotici attualmente disponibili è un obiettivo cruciale.
I mirtilli sono molto ricercati per il loro gusto e per gli antiossidanti che contengono, ma un nuovo studio pubblicato sulla rivista Advanced Science fornisce prove che potrebbero anche aiutare nella lotta contro i batteri. Quando vengono trattati con molecole derivate da mirtilli, i batteri patogeni diventano più sensibili a dosi più basse di antibiotici. Inoltre, i batteri non sviluppano resistenza agli antibiotici, secondo i risultati dei ricercatori della McGill University e dell’INRS (Institut national de la recherche scientifique) di Montreal.
Data la credenza popolare che bere succo di mirtillo è utile contro le infezioni del tratto urinario, i ricercatori hanno cercato di scoprire di più sulle proprietà molecolari dei mirtilli trattando vari batteri con un estratto di mirtilli. I batteri selezionati per lo studio erano quelli responsabili delle infezioni del tratto urinario, della polmonite e della gastroenterite ( Proteus mirabilis, Pseudomonas aeruginosa ed Escherichia coli ).
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“Normalmente quando trattiamo i batteri con un antibiotico in laboratorio, i batteri alla fine acquisiscono resistenza nel tempo. Ma quando abbiamo simultaneamente trattato i batteri con un antibiotico e l’estratto di mirtillo, non è stata sviluppata alcuna resistenza. Siamo rimasti molto sorpresi da questo risultato e lo consideriamo un’opportunità importante”, dice la Professoressa di ingegneria chimica della McGill, Nathalie Tufenkji, autrice principale dello studio
Le analisi hanno dimostrato che l’estratto di mirtillo aumenta la sensibilità batterica agli antibiotici agendo in due modi. In primo luogo, rende la parete cellulare batterica più permeabile all’antibiotico e, in secondo luogo, interferisce con il meccanismo utilizzato dai batteri per eliminare l’antibiotico. Di conseguenza, l’antibiotico penetra più facilmente e i batteri hanno un tempo più difficile per liberarsene, il che spiega perché il farmaco sia efficace a dosi più basse.