Immagine, Credito: UNH / UCD.
I ricercatori dell’Università del New Hampshire hanno creato un idrogel che potrebbe un giorno trasformarsi in una lente a contatto per trattare in modo più efficace la fusione corneale, una condizione che è una causa significativa di cecità in tutto il mondo.
La malattia oculare incurabile ha una serie di cause diverse come le malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, il lupus o la sindrome di Stevens-Johnson, le ustioni chimiche o anche alcune procedure chirurgiche. La cornea del paziente si scioglie a causa della produzione incontrollata di alcuni enzimi dipendenti dallo zinco chiamati metalloproteinasi della matrice (MMP) da parte delle cellule immunitarie della paziente nella cornea. Per aiutare a prevenire tutto questo, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo idrogel che disattiva quegli enzimi rimuovendo gli ioni di zinco .
“La maggior parte degli attuali inibitori di MMP usati per trattare questa condizione funzionano legandosi agli ioni di zinco all’interno delle MMP“, ha detto Kyung Jae Jeong, assistente Professore di ingegneria chimica all’UNH. “Tuttavia, una volta iniettati nel corpo, gli inibitori del MMP viaggiano attraverso il flusso sanguigno e l’intero corpo e possono causare gravi effetti collaterali perché sono vincolanti e disattivano gli ioni di zinco in altri tessuti. Il nostro idrogel funziona in modo completamente diverso perché è localizzato solo negli occhi e disattiva le MMP eliminando gli ioni di zinco dalla cornea e dato che si presenta come una lente a contatto, se ci fossero problemi, il paziente dovrebbe semplicemente rimuoverla”.
Nel loro studio, recentemente pubblicato sulla rivista ACS Biomaterials Science & Engineering, i ricercatori dell’UNH, insieme al ricercatore Jung-Jae Lee dell’Università del Colorado Denver Campus, descrivono come l’idrogel disattiva MMP-1, MMP-2 e MMP-9, che sono i principali fattori nella fusione corneale.
La ricerca è stata condotta in vitro ed ex vivo (sul tessuto della cornea estratto) e suggerisce che il nuovo idrogel potrebbe essere un’opzione terapeutica praticabile per il trattamento della fusione corneale. L’obiettivo finale è quello di trasformare l’idrogel in una lente a contatto che consentirebbe un trattamento localizzato dell’occhio ed eviterebbe effetti collaterali nel resto del corpo. Esiste un brevetto in attesa depositato da UNHInnovation che difende, gestisce e promuove la proprietà intellettuale dell’UNH.