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Blocco di una proteina chiave potrebbe fermare il declino del sistema immunitario causato dall’età

Il sistema immunitario degli anziani tende ad indebolirsi rendendoli vulnerabili alle malattie infettive ed al cancro e limitando la loro capacità di trarre benefici dai vaccini. Gli scienziati della Standford University School hanno scoperto che bloccando l’azione di una singola proteina  chiave i cui livelli nelle cellule immunitarie aumentano costantemente con l’età, si può ripristinare  la risposta di queste cellule. Questa scoperta contiene importanti implicazioni terapeutiche a lungo termine. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista on line del 3o settembre, Nature. ” Un giorno sarà possibile contrastare farmacologicamente gli effetti dell’invecchiamento sul sistema immunitario.” ha affermato Jorg Goronzy, professore di reumatologia e immunologia e autore della ricerca.Lo studio si è concentrato sulla proteina DUSP 6 che interagisce con la capacità di una classe importante di cellule immunitarie, di rispondere alla presenza di agenti patogeni. I ricercatori hanno identificato un potenziale composto di piombo che inibendo l’azione di DUSP6, ripristina la capacità delle cellule riportandole ad uno stadio più giovane.  Il calo delle risposte immunitarie avviene lentamente, ma sicuramente inizia a partire dai 40 anni circa. Ad esempio, mentre il 90% di giovani adulti risponde alla maggior parte dei vaccini, il tasso di risposta scende al 40/45% negli anziani. Il fallimento di risposte ai vaccini pone un grave problema di salute : circa il 90% delle morti per influenza si verificano tra le persone di età superiore ai 65 anni. ” Il miglioramento delle risposte vaccinali, per superare difetti del sistema immunitario attraverso il controllo di DUSP6, rappresenta un’opportunità unica per raggiungere un invecchiamento sano, ma siamo ancora lontani dall’applicazione clinica. Dobbiamo continuare la sperimentazione sui topi ed essere certi che sia sicura sugli umani” ha affermato Goronzy.

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