I ricercatori dell’Università del Colorado Boulder e l’Università del Texas di Austin hanno scoperto un meccanismo precedentemente sconosciuto, con il quale il sistema immunitario umano cerca di combattere il virus dell’influenza A.
La scoperta rileva una nuova luce su come il virus – che uccide da 12.000 a 56.000 persone negli Stati Uniti ogni anno – vince spesso la battaglia contro il sistema immunitario e potrebbe in ultima analisi, portare a nuovi trattamenti.
8 Vedi anche:Individuato il tallone di Achille di un virus influenzale).
“Abbiamo risolto un mistero, rivelando un nuovo aspetto del nostro sistema immunitario innato e che cosa il virus dell’ influenza deve fare per aggirarlo”, dice Nicholas Meyerson, ricercatore post-dottorato dell’Istituto BioFrontiers e autore principale di un articolo pubblicato l’8 Nov 2017 in Cell Host e Microbe.
“I risultati dello studio, in corso da molti anni, potrebbero condurre ad una migliore comprensione di come il virus dell’influenza stagionale, tipicamente originario dagli uccelli, si faccia strada negli esseri umani. Inoltre, questi risultati potrebbero anche favorire lo sviluppo di antivirali di nuova generazione in grado di combattere un ampio spettro di ceppi di virus dell’ influenza”, afferma Robert Krug, ricercatore e Professore dell’Università del Texas ad Austin.
L’ articolo si concentra su due giocatori molecolari chiave nella storia dell’infezione da influenza : una proteina umana chiamata TRIM25 che svolge, come scoperto di recente, un ruolo importante nella risposta immunitaria umana all’infezione da influenza e una proteina chiamata NS1 presente in tutti i ceppi del virus dell’influenza A che si lega a TRIM25 per impedirgli di svolgere il suo lavoro.
Attraverso una serie di test di laboratorio, la squadra ha rivelato due principali risultati:
TRIM25 agisce prima di quanto precedentemente creduto, legandosi alla struttura virale critica e unica come un “morsetto molecolare“, per impedire al virus di replicare.
NS1 prodotta dal virus dell’influenza può bloccare questa funzione di TRIM25 per eludere la risposta immunitaria e causare l’ infezione.
Precedenti ricerche hanno suggerito che TRIM25 combatte l’influenza attivando quella che è conosciuta come la “risposta interferonica”, un percorso di segnalazione complessa che sostiene le cellule nella lotta contro gli agenti patogeni. Ma non tutti i ceppi di influenza bloccano questo percorso di segnalazione dell’interferone e questo ha indotto Meyerson a sospettare che un altro meccanismo fosse in gioco per aiutare TRIM25 a combattere l’infezione.
L’ articolo rivela che TRIM25 è anche un “fattore di restrizione”, una proteina speciale presente nel braccio più veloce del sistema immunitario, prima che si diffonda l’infezione.
“I fattori di restrizione si trovano in attesa e se un virus viene rilevato in una cellula, essi hanno una capacità distruttiva immediata”, spiega Sara Sawyer, un Professore associato di Molecular, Cellular and Developmental Biology (MCDB) a CU Boulder .
I ricercatori hanno trovato che il virus dell’influenza usa la sua proteina NS1 per sfuggire alla risposta anti-influenza di TRIM25.
Per lo studio, i ricercatori hanno infettato prima le linee di cellule transgeniche caricate con versioni non umane di TRIM25, con il virus dell’influenza A dell’uomo ed hanno trovato che le cellule hanno combattuto il virus molto meglio rispetto alle versioni umane della proteina TRIM25.
“Questo ci dice che TRIM25 ha la capacità di combattere l’influenza, ma che la sua forma umana è meno attiva”, ha detto Meyerson.
Per scoprire come viene combattuta ‘influenza, i ricercatori hanno combinato TRIM25 con ribonucleoproteine virali purificate (vRNPs). Hanno trovato che TRIM25 sembra riconoscere rapidamente la struttura unica di vRNPs e si blocca su di essa per impedirle di replicare all’interno della cellula. Altri esperimenti hanno confermato che la proteina NS1 nel virus influenzale inibisce questa funzione.
I ricercatori hanno anche scoperto che TRIM25 (precedentemente ritenuto presente solo nel citoplasma cellulare) è presente anche nel nucleo cellulare, che è la stessa posizione cellulare in cui si verifica la replicazione del virus dell’influenza.
Sawyer e Meyerson stanno ora cercando di approfondire il ruolo svolto dal TRIM25 nella trasmissione dell’ influenza tra le specie.
Più studi sono necessari, ma Krug crede che nuove terapie potrebbero essere progettate per bloccare la proteina NS1 prodotta dal virus dell’influenza, compromettendo lcosì la sua capacità di eludere il sistema immunitario umano.
“Se si potesse in qualche modo bloccare NS1, si potrebbero bloccare tutti i ceppi del virus”, dice il ricercatore.
Fonte: University of Colorado