La leptina è un ormone derivato dall’adipocito che stimola i neuroni ipotalamici ad inibire fortemente l’assunzione di cibo. La segnalazione di leptina nell’ipotalamo, svolge pertanto un ruolo cruciale nella regolazione del peso corporeo: la resistenza alla leptina, in cui la segnalazione di leptina è interrotta, costituisce un ostacolo al miglioramento dell’obesità.
( Vedi anche:Scoperto un enzima che promuove obesità, malattia epatica e resistenza all’ insulina).
Tuttavia, i meccanismi esatti che sottendono la resistenza alla leptina nei pazienti obesi devono ancora essere determinati.
Il gruppo di ricerca del Professor Masaharu Noda, Professore associato Takafumi Shintani e lo studente Satoru Higashi dell’Istituto nazionale di biologia di base (NIBB), ha dimostrato che il tipo di recettore della tirosina fosfatasi di tipo J (PTPRJ) inibisce la segnalazione della leptina e che l’induzione di PTPRJ nell’ipotalamo è una causa di resistenza alla leptina.
I ricercatori hanno dimostrato che Ptprj è espresso nei neuroni ipotalamici insieme ai recettori della leptina e che PTPRJ inibisce l’attivazione del recettore della leptina attraverso la defosforilazione di JAK2, una proteina tirosina-chinasi associata al recettore della leptina.
I topi Ptprj-deficienti (Ptprj-KO) non hanno mostrato ritardi di crescita, ma hanno mostrato un aumento di peso inferiore a causa della minore assunzione di cibo e di una minore adiposità rispetto ai topi di tipo selvatico (WT). Importante, l’espressione di PTPRJ nell’ipotalamo è stata regolata dall’obesità alimentata dalla dieta e quindi la resistenza alla leptina indotta dalla dieta non si è verificata nei topi Ptprj-KO deficienti.
Inoltre, l’overexpressione di PTPRJ nell’ipotalamo ha indotto la resistenza alla leptina nei topi magri. Questi risultati indicano che PTPRJ gioca un ruolo critico nello sviluppo della resistenza alla leptina.
L’inibizione di PTPRJ può essere una strategia potenziale per migliorare l’obesità.
Fonte: Nature