I ricercatori dell’Università del Minnesota, in collaborazione con genetisti della Genentech, hanno scoperto come alcune proteine possono causare lo sviluppo di alcune forme di cancro del colon. Le proteine della famiglia R-spondina, normalmente aiutano ad attivare la proliferazione cellulare durante lo sviluppo embrionale. Ora i ricercatori hanno scoperto che quando due tipi di R-spondina, RESPO2 e RESPO3, vengono riattivate negli adulti attraverso determinate mutazioni genetiche, possono riavviare il processo di proliferazione cellulare che può portare alla crescita tumorale nel colon. I risultati della ricerca sono disponibili on line sulla rivista Nature. “Questa ricerca suggerisce che c’è un potenziale di terapie personalizzate alla base della specifica conoscenza del tumore” ha affermato David Largaespada, coautore della ricerca. Per lo studio gli scienziati hanno analizzato 70 casi di tumore del colon umano ed un modello murino ingegnerizzato. Attraverso una serie di indagini hanno identificato 36 riarrangiamenti che si traducono in fusioni di geni, tra cui due più ricorrenti che coinvolgono RESPO2 e RESPO3. I risultati della ricerca potrebbero generare approcci più personalizzati per il trattamento del cancro del colon, ma gli scienziati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche prima che essi possano essere realmente applicati alla cura di pazienti con questa patologia. La scoperta evidenzia che i tumori che possono sembrare uguali, sono fondamentalmente diversi. Attualmente i ricercatori hanno cominciato a lavorare su un nuovo studio che aiuterà a determinare se un agente bloccante potrebbe essere utile nel trattamento di un tumore guidato da R-spondina. Se lo studio avrà successo, potrebbe contribuire alla creazione di nuovi approcci terapeutici utili in alcuni pazienti, dopo un test genetico del tumore.
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