Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Mc Gill University, un trattamento con caffeina può migliorare le capacità motorie oggettive,nei pazienti affetti da Morbo di Parkinson. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neurology. Gli autori hanno arruolato 61 pazienti affetti da malattia di Parkinson che presentavano eccessiva sonnolenza diurna e li hanno trattati con con 10mg di caffeina per due volte al giorno per tre settimane e poi con 200 mg per due volte al giorno per tre settimane. Oltre alla sonnolenza sono stati valutati anche la gravità dei sintomi motori, la stanchezza, la depressione e la qualità della vita. I risultati mostrano potenziali benefici del trattamento che vale la pena di testare in uno studio più ampio come anti Parkinson. L’autore sottolinea che questo nuovo trial, pur non avendo mostrato benefici significativi sulla sonnolenza diurna, si è rivelato utile nel miglioramento dei sintomi motori, tra cui la componente motoria obiettiva e le sottocomponenti della bradicinesia e della rigidità. Diversi studi epidemiologici evidenziano la correlazione tra il consumo di caffeina che agisce come antagonista dell’adenosina e ridotto rischio di Parkinson. Data la breve durata della ricerca, bisognerà valutare l’effetto dimostrato a lungo termine. Pur restando aperta la questione della tollerabilità della caffeina, i risultati suggeriscono per la prima volta, la presenza di effetti anti Parkinson nella caffeina.
Parkinson: caffeina promettente contro i sintomi motori
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