Senza trattamento farmacologico antiretrovirale, la maggioranza delle persone affette da HIV in ultima analisi, sviluppano l’AIDS, poichè il virus si modifica e si evolve oltre la capacità del corpo di controllarlo. Ma un piccolo gruppo di individui infetti, chiamato “elite controllers”, possiede un sistema immunitario in grado di sconfiggere il virus: questi pazienti producono anticorpi neutralizzanti che possono abbattere molteplici forme di HIV.
Ora uno studio che ha utilizzato anticorpi prodotti da questo gruppo di “elite controllers” ha dimostrato che una combinazione di tre di questi anticorpi può sopprimere completamente il virus nei topi affetti da HIV.
I risultati dello studio, condotto da Michel Nussenzweig, Zanvil A. Cohn e Ralph Steinman, Professori alla Rockefeller University, sono stati pubblicati dalla rivista Science Translational Medicine.
( Vedi anche: Identificato un potente anticorpo che neutralizza quasi tutti i ceppi di HIV).
“Alcune persone con HIV producono questi anticorpi, ma nel tempo il virus riesce ad evitarli attraverso mutazioni nell’ epitopo corrispondente agli anticorpi stessi”, dice Natalia Freund, primo autore dello studio. L’epitopo è la parte del virus che gli anticorpi riconoscono e a cui si attaccano e questa capacità di mutare rende l’ HIV particolarmente difficile da domare. Il virus rimane per sempre nel corpo infettato e questo può essere il più grande ostacolo allo sviluppo di terapie immunitarie per combatterlo.
“Pensate al rapporto tra gli anticorpi e il virus come ad una corsa agli armamenti che va sempre avanti”, afferma Freund. ” Mutando, alcuni dei virus possono sfuggire agli anticorpi e continuare a crescere. Anni dopo, il corpo può produrre nuovi anticorpi ampiamente neutralizzanti contro il virus sfuggito, ma esso, a sua volta, può mutare e sfuggire ancora una volta”.
“Quello che abbiamo dimostrato in questo studio è che, dopo diversi tentativi di fuga da questi particolari anticorpi, il virus sembra a corto di opzioni”, aggiunge il ricercatore. “In questo caso particolare, l’HIV alla fine perde questa corsa agli armamenti, ossia non riesce più a mutare”.
Il sistema immunitario di un ” elite controller” può sconfiggere il virus con la produzione di nuovi anticorpi ampiamente neutralizzanti ed anche con la produzione di cellule citotossiche T, cellule immunitarie in grado di riconoscere e distruggere le cellule infette per immobilizzare il virus. Un paziente con HIV del gruppo ” elite controllers” ha lavorato con il team di Rockefeller per dieci anni, offrendo il suo siero di sangue per le loro ricerche.Ill paziente è stato infettato almeno tre decenni fa e ha sviluppato tre differenti tipi di anticorpi ampiamente neutralizzanti che si legano a tre diversi siti sul virus.
” La cosa notevole dei suoi anticorpi è che l’attività di ciascuno è complementare alla soppressione dell’HIV”, aggiunge Freund.
I ricercatori hanno somministrato i tre anticorpi, chiamati BG18, NC37, e BG1, ai topi affetti da HIV il cui sistema immunitario era stato modificato per essere simile a quello degli esseri umani. Essi hanno scoperto che il trio di anticorpi ha reso il virus non rilevabile in due terzi dei topi, tre settimane dopo che è stato somministrato.
“Questo studio convalida l’approccio di utilizzare i tre diversi anticorpi per controllare l’infezione da HIV”, conclude Freund, “indicando la via verso un potenziale nuovo trattamento per questi pazienti”.
Fonte: Sciencemag