Immagine: Credit: Michigan State University
Il Polisorbato 80, un additivo per la sicurezza alimentare, presente anche in molti altri prodotti, dai gelati ai cosmetici, ha dimostrato di rallentare gli effetti tossici dell’ E. coli.
I risultati dello studio, pubblicati in Biofouling, mostrano che il polisorbato attacca il biofilm protettivo in cui l’ E.coli vive e rende i batteri innocui, secondo il Prof.Chris Waters, della Michigan State University, Prof. Associato di microbiologia e genetica molecolare il cui laboratorio ha guidato la ricerca.
” I biofilm sono comunità multicellulari di batteri che di solito sono racchiuse in una melma di protezione”, ha detto il Prof.Chris Waters. “Abbiamo scoperto che il polisorbato 80 impedisce la produzione del biofilm e toglie all’ E. coli la capacità di danneggiare l’ospite durante l’infezione. Pensiamo che questo sia dovuto al blocco della capacità dell’ E. coli di produrre la tossina”.
In particolare, il team si è concentrato sul ceppo potente di E.coli isolato in Germania, che ha provocato l’epidemia in Europa nel 2011, causando migliaia di infezioni e più di 50 morti. Questo ceppo era stato precedentemente studiato da Waters e Shannon Manning. Avendo già campioni dei batteri, i ricercatori della MSU, guidati da Rudolph Sloup, Prof. di Microbiologia e Genetica molecolare, hanno isolato i composti che hanno inibito il biofilm.
Waters e il suo team hanno perlustrato la letteratura scientifica per identificare i composti anti-biofilm, ma nessuno dei composti trovati aveva apacità la cinibito i biofilm di questo ceppo di E. coli. Infine, il team ha scoperto che tra 20 composti testati, il polisorbato 80 ha impedito all’ E. coli di formare il biofilm, in laboratorio. Il passo successivo è stato quello di determinare se il composto era efficace in un modello animale della malattia con la somministrazione di polisorbato 80 a topi infettati.
“Durante i nostri studi sugli animali in effettati, il polisorbato 80 non ha avuto alcun effetto sui batteri E. coli. Siamo rimasti delusi da questi risultati, soprattutto dopo aver ottenuto successo nei nostri test precedenti”, ha aggiunto Waters. “Più tardi, però, i nostri test hanno dimostrato che il polisorbato 80 ha sostanzialmente bloccato tutta la tossicità dell’ E.coli, anche se non ha ridotto il numero di batteri”.
La conferma successiva del successo e giunta nell’esperimento in vivo su modelli di topi. L’esperimento ha dimostrato che il polisorbato 80 blocca la capacità dell’ E. coli di causare la malattia pur permettendo ai batteri di passare attraverso il tratto intestinale del corpo, ma senza causare danni.
Così, invece di uccidere l’ E. coli come accade con gli antibiotici tradizionali, una strategia che funziona fino a quando il batterio non sviluppa la resistenza al trattamento, questa scoperta suggerisce una strategia anti-virulenza che può essere molto più efficace.
Waters dice: “I nostri risultati indicano che il polisorbato 80 rende questo ceppo di E. coli innocuo, senza effetti collaterali dannosi. Questo approccio, inoltre, non disturba il microbioma naturale dei pazienti “.
Poiché il polisorbato 80 è classificato come GRAS (generalmente considerato come sicuro), non richiede l’approvazione della FDA per essere usato come trattamento. Oltre al suo potenziale di disarmare il ceppo di E. coli utilizzato per la sperimentazione, il polisorbato 80 potrebbe potenzialmente contribuire ad affrontare le più comuni infezioni da E. coli, come la ‘diarrea del viaggiatore’.
I prossimi passi di questa ricerca saranno identificare come il polisorbato 80 inibisce la formazione di biofilm e testare la sua attività in altri modelli di infezione.
Fonte: Michigan State University