Immagine: inibizione di importazione nucleare STAT1 e la funzione da STAT2. Credit: Johnathan Ho
Una proteina nota per combattere le infezioni virali, chiamata STAT 2, secondo una nuova ricerca può anche interferire con la crescita cellulare e la difesa contro i parassiti. In un articolo pubblicato in PLoS Biology, Johnathan Ho e Uwe Vinkemeier dell’ Università di Nottingham, Regno Unito, e colleghi, descrivono la duplice natura di questa proteina essenziale che hanno scoperto mentre indagavano sui meccanismi alla base della segnalazione dell’interferone.
( Vedi anche: Decodificato un regolatore importante del sistema immunitario).
Gli interferoni (IFN) sono una famiglia di proteine prodotte sia da cellule del sistema immunitario (globuli bianchi), sia da cellule tissutali in risposta alla presenza di agenti esterni come virus, batteri, parassiti, ma anche cellule tumorali. Gli interferoni appartengono alla vasta classe di glicoproteine note come citochine. Sono potenti antimicrobici che possono anche fermare la proliferazione delle cellule normali e tumorali. Fin dalla loro scoperta nei primi anni del1950, un’ intensa ricerca sul modus operandi di queste molecole culminò 25 anni fa, quando si scoprì che l’interferone richiede STAT2 e una proteina strettamente correlata, STAT1, per funzionare. Questo paradigma è stato costantemente convalidato e perfezionato nel corso degli ultimi decenni, ma mentre STAT1 da allora è stato assegnato a molteplici ruoli aggiuntivi, STAT2 è stato pensato per funzionare in primo luogo, come il partner di STAT1 nella segnalazione dell’interferone.
Il lavoro, pubblicato in PLoS Biology, rivela un ruolo del tutto nuovo di STAT2 come un inibitore di STAT1, estendendo la sua portata ben oltre l’interferone e l’immunità antivirale. ” E’ sorprendente vedere il robusto comportamento antagonistico tra due proteine classicamente associate”, dice Johnathan Ho, primo autore dell’articolo.
Questa nuova ricerca svela il meccanismo molecolare della duplice natura di STAT2, accanto allo sviluppo di nuovi strumenti in grado di disarmare i suoi comportamenti attivatori o inibitori. Questi nuovi strumenti consentono anche di studiare le caratteristiche precedentemente inaccessibili di STAT2, nella regolazione della crescita cellulare, nell’invecchiamento e malattie infettive. Inoltre, anche se le terapie a base di interferone sono dimostrate indispensabili per il trattamento di una vasta gamma di malattie virali come l’epatite, la sclerosi multipla e i tumori, il loro utilizzo è ostacolato da gravi effetti avversi e risultati terapeutici imprevedibili. Gli approfondimenti offerti da questo lavoro saranno la chiave per superare tali limitazioni.
Fonte: PLoS Biology