HomeSaluteTumoriCancro del pancreas: individuati nuovi biomarker per la diagnosi precoce

Cancro del pancreas: individuati nuovi biomarker per la diagnosi precoce

Il cancro del pancreas è una delle forme più letali di cancro, perché i sintomi, nelle fasi iniziali, sono relativamente leggeri e quando viene diagnosticato si è già diffuso ad altri organi. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo test del sangue per la diagnosi precoce del cancro al pancreas e per migliorare la prognosi.

La collaborazione tra ricercatori della Kumamoto University, Università di Tohoku e il National Cancer Center in Giappone, ha portato alla scoperta di proteine presenti nel sangue che utilizzate in combinazione con biomarcatori tradizionali, consentono la diagnosi del cancro del pancreas nella fase iniziale del suo sviluppo, cosa che in precedenza era molto difficile.

Per scoprire i biomarcatori utili a individuare il cancro del pancreas, i ricercatori hanno deciso di analizzare i geni di proteine che hano maggiore espressione nei tessuti del cancro del pancreas. Hanno poi testato un certo numero di campioni clinici utilizzando due tipi di proteomica (tecniche di analisi delle proteine su larga scala) e analizzato i cambiamenti delle proteine candidate biomarker nel sangue sia di pazienti affetti da cancro del pancreas che di soggetti sani. I campioni di sangue sono stati raccolti da 10 istituzioni mediche in tutto il Giappone.

“Abbiamo scelto 130 proteine ed i loro livelli di espressione sono stati misurati nel plasma sanguigno di 106 soggetti sani e 164 pazienti affetti da cancro del pancreas, utilizzando la proteomica “, ha spiegato il ricercatore Sumio Ohtsuki. “Come risultato, abbiamo scoperto 23 proteine che mostravano significativi cambiamenti nel plasma dei due gruppi”.

I ricercatori hanno utilizzato uno spettrometro di massa e tecniche di proteomica quantitativa per verificare candidati  biomarcatori del cancro pancreatico, attraverso misurazioni precise e specifiche. Per analizzare efficientemente un gran numero di campioni clinici, hanno sviluppato una tecnica che utilizza un robot automatizzato per la  preparazione dei campioni, cromatografia liquida-spettrometria di massa ( La cromatografia liquida-spettrometria di massa, indicata con la sigla LC-MS o LC/MS è la tecnica analitica basata sull’utilizzo della cromatografia liquida insieme alla spettrometria di massa. Il cromatografo separa i composti presenti nel campione mentre lo spettrometro di massa funziona da rivelatore.) e un software di auto-analisi. Il sistema di nuova concezione è in grado di analizzare con precisione circa 1000 campioni a settimana, mentre un sistema convenzionale potrebbe valutarne solo 80.

La scoperta di biomarcatori del sangue per la diagnosi precoce del cancro al pancreas
IGFBP2 è aumentata nel sangue di pazienti affetti da cancro del pancreas. Credit: Professor Sumio Ohtsuki

Con il  nuovo sistema di analisi, i ricercatori hanno confrontato quantità di proteine candidate nel plasma di 65 persone sane e 38 pazienti con  cancro del pancreas e sono stati in grado di dimostrare che il fattore di crescita IGFBP2 e IGFBP3, una proteina presente nel siero sanguigno e in diversi tessuti la cui principale funzione biologica consiste nel legare i fattori di crescita insulino-simili IGF-1 eGF-2 regolandone la funzione biologica, erano maggiormente espressi nei pazienti affetti da cancro del pancreas già nelle fasi iniziali della malattia. Inoltre, le modifiche in IGFBP2 e IGFBP3 hanno permesso di diagnosticare 12 pazienti affetti da cancro del pancreas, i primi su 15 casi (80%), che erano risultati negativi a CA19-9, un marcatore diagnostico già esistente.

I ricercatori hanno analizzato anche 600 campioni che comprendevano varie altre forme di cancro ed hanno scoperto che le mutazioni in IGFBP2 e IGFBP3 sono utili per lo screening di altri tumori, come tumore dello stomaco, colecisti, colon-retto, del duodeno, e carcinoma epatocellulare.

“Questi marcatori diagnostici contribuiscono a migliorare la prognosi del cancro del pancreas e grazie alla diagnosi precoce forniscono ai pazienti una maggiore possibilità di guarigione completa attraverso la chirurgia”, ha detto il Prof. Ohtsuki.

Il risultato della ricerca è stato pubblicato in PLoS ONE il 31 Agosto 2016.

Fonte: PL0S ONE

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano