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Cannabis Killer del dolore

I farmaci a base di cannabis hanno dimostrato di alleviare il dolore e possono essere utilizzati in pazienti in cui i sintomi non sono adeguatamente alleviati dalla trattamento convenzionale. Le indicazioni per il suo uso sono: spasmi muscolari, nausea e vomito a causa della chemioterapia, perdita dell’appetito in HIV/AIDS ed dolore neuropatico. Questa è la conclusione tratta da Franjo Grotenhermen e Kirsten Muller e pubblicata sul numero 29/30 della rivista Deutsches Artzteblatt Internazionale. L’effetto clinico dei farmaci a base di cannabinoidi si basa principalmente sull’attivazione dei recettori cannabinoidi endogeni. Il consumo di dosi terapeutiche da parte di adulti non comporta compromissione cognitiva irreversibile. Tuttavia il rischio è maggiore nei bambini e negli adolescenti. Oltre 100 studi clinici  sugli effetti dei cannabinoidi in varie indicazioni, sono stati effettuati dal 1975. I risultati positivi hanno portato alla licenza ufficiale dei farmaci a base di cannabinoidi in vari Paesi. In Germania, l’estratto di cannabis è stato approvato nel 2011 per il trattamento della spasticità nella sclerosi multipla. In Italia, la Toscana ha approvato la prima legge per l’uso di farmaci a base di cannabinoidi, nelle cure di  malattie specifiche come la sclerosi multipla, la depressione ed il glaucoma. Attualmente sono un centinaio i pazienti che fanno uso legalizzato di cannabis, come previsto da due decreti del 1977. I benefici di questa sostanza nella terapia del dolore sono comprovati: gli studi mostrano come nel caso di malattie legate ai muscoli (ad esempio la distrofia), l’uso di medicine a base di cannabinoidi riduce del 50% l’uso della morfina.

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