Il principio attivo di un noto farmaco per l’atrite reumatoide contenente il principio attivo adalimumab, un anticorpo monoclonale terapeutico umano, è anche efficace per il trattamento dell’uveite non infettiva, una rara malattia degli occhi, secondo un gruppo di ricerca internazionale che ha coinvolto anche la MedUni Vienna con la significativa partecipazione del Prof.Talin Barisani-Asenbauer del Centro di Fisiopatologia, Malattie infettive e Immunologia e il Centro Bassi Laura alla MedUni Vienna.
Uveite è il nome usato per condizioni infiammatorie dell’occhio interno, in particolare dell’uvea, che consiste dell’iride e del corpo ciliare nella sezione anteriore e della coroide nella sezione posteriore.
L’infiammazione può colpire anche altre parti dell’occhio, come la retina e il corpo vitreo. Il 70-90% dei malati ha un’età compresa tra 20 e 60. I primi sintomi sono corpi mobili nel campo visivo, visione offuscata, disturbi visivi e fotosensibilità. Possibili complicazioni dell’ uveite sono l’ edema maculare (accumulo di liquido nella retina), il glaucoma o la cataratta. L’uveite può anche portare alla perdita della vista.
( Vedi anche: Proteomica e medicina di precisione per il trattamento efficace dell’uveite).
I risultati dello studio VISUAL-I sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine .
“Siamo stati in grado di dimostrare in modo prospettico per la prima volta, che l’ uveite non infettiva può anche essere trattata con successo, con un farmaco privo di cortisolo. il farmaco è in grado di trattare l’uveite in tutti quei pazienti che hanno risposto solo parzialmente ai corticosteroidi o che hanno bisogno di una riduzione deila terapia con i corticosteroidio o che non sono adatti al trattamento con i corticosteroidi “, spiega Barisani-Asenbauer. Il farmaco biologico adalimumab è stato a lungo utilizzato per il trattamento di malattie reumatiche e deve essere iniettato per via sottocutanea ogni due settimane. E’ privo degli effetti collaterali degli steroidi e può essere utilizzato per un periodo di tempo più lungo.
In Europa, fino a 5 / 10.000 persone (Fonte: www.orpha.net ) soffrono di una qualche forma di uveite. L’ uveite non infettiva, che è stata oggetto del recente studio, colpisce circa il 40% dei malati.
Fonte: The News England Journal