In Italia negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom degli integratori alimentari ( in inglese Herbal & Dietary Supplement – HDS ) . Si stima infatti che ogni italiano spende 29 euro in integratori, primato assoluto europeo. Il giro d’affari in Europa è di 11,3 miliardi di euro, in costante crescita.
Ma a questo consistente aumento corrisponde un aumento proporzionale di diagnosi per danni epatici indotti dall’utilizzo degli HDS. E’ stato questo l’argomento principale del simposio di 2 giorni sponsorizzato dall’ American Association for the Study of Liver Disease and the National Institutes of Health. Si stima che circa il 20% dei danni epatici negli Stati Uniti siano una conseguenza di un utilizzo sregolato di integratori alimentari. Quelli più coinvolti sono gli steroidi, l’estratto del tè verde e i supplementi multi-vitaminici.
Gli steroidi sono un comune supplemento per i bodybuilders e possono provocare colestasi epatica ( stasi della bile che viene immessa nel torrente circolatorio ), mentre l’estratto di tè verde può provocare epatiti acute. Ma la maggior parte dei danni epatici proviene dai multi-vitaminici, ed è ancora sconosciuta la causa della loro tossicità. Il fine della ricerca è quindi quello di proibire o di regolare maggiormente gli ingredienti potenzialmente dannosi ed aumentare la sicurezza pubblica.
Fonte: PubMed