Il premio Nobel 2016 è stato assegnato ad un giapponese, il biologo molecolare Yoshinori Ohsumi per i suoi “brillanti esperimenti” negli anni ’90 finalizzati ad una migliore comprensione dell’autofagia, il meccanismo per degradare e riciclare componenti cellulari. Nato a Fukuoka, in Giappone, nel 1945, Yoshinori Ohsumi si è laureato all’Università di Tokyo per poi specializzarsi alla Rockefeller University. Adesso è professore al Tokyo Institute of Technology.
Ohsumi studied thousands of yeast mutants and identified 15 genes that are essential for autophagy. #NobelPrize pic.twitter.com/WbheUJIDPA
— The Nobel Prize (@NobelPrize) 3 ottobre 2016
L’autofagia è un meccanismo noto da più di 50 anni, ma la sua “fondamentale importanza nella fisiologia e nella medicina è stata riconosciuta soltanto dopo il cambio di paradigma grazie alle ricerche di Yoshinori Ohsumi” dice il Karolinska Institute.
The organelle autophagosome engulfs cellular contents and fuses with the lysosome, where the contents are degraded. #NobelPrize 2016 pic.twitter.com/FBNpB5ksow
— The Nobel Prize (@NobelPrize) 3 ottobre 2016
“Le sue scoperte hanno aperto una strada verso la comprensione della fondamentale importanza dell’autofagia in molti processi fisiologici, come nella risposta alle infezioni. Le mutazioni genetiche possono causare malattie, e il processo autofagico è coinvolto in diverse condizioni patologiche, come ad esempio il cancro e malattie neurologiche”.