Il trattamento delle ulcere venose croniche alle gambe con un nuovo spray topico contenente cellule viventi della pelle, fornisce il 52% in più di probabilità di chiusura delle ferite, rispetto al trattamento con bendaggi compressivi. Questa è la conclusione di uno studio condotto in parte presso l’University of North Caroline e pubblicato questa settimana sulla rivista The Lancet. Le ulcere venose degli arti inferiori sono causate da cattiva circolazione sanguigna nel sistema venoso. In genere diventano ferite croniche dopo tre mesi di trattamento standard e non riescono a guarire. Hp802-207 è una formula costituita da cellule umane viventi della pelle che rilasciano fattori di crescita (cheratinociti e fibroblasti) nella parte, a livello cellulare per la rigenerazione tissutale, insieme a fibrogeno che forma una “web cellulare” per l’elasticità e coagulazione del sangue. Nello studio sono stati coinvolti 228 centri medici degli Stati Uniti. Due diverse concentrazioni e due distinte frequenze di dosaggio sono state testate in aggiunta ad un gruppo di controllo, per un periodo di 12 settimane. In passato alcune ulcere venose croniche sono state trattate con trapianti della pelle che spesso possono rompersi. Durante questo studio un unico spray topico costituito da cellule viventi della pelle è stato utilizzato per il trattamento delle ferite. Le cellule viventi del farmaco interagiscono con le cellule del paziente favorendo la guarigione delle ferite. In questo studio è stato determinato anche il dosaggio ottimale di fibroblasti e cheratinociti da utilizzare nel preparato che ha notevolmente accelerato la guarigione delle ulcere.