Gli scienziati della scuola Schulich of Medicine § Dentistry hanno identificato un nuovo bersaglio terapeutico per il cancro al seno che ha mostrato risultati promettenti in modelli murini. I ricercatori hanno esaminato una proteina chiamata nodale che si trova principalmente nelle cellule embrionali e staminali ed hanno trovato alti livelli di questa proteina nei tumori al seno più aggressivi. La proteina ha il compito di promuovere la vascolarizzazione del tumore, fornendo allo stesso sostanze nutritive ed ossigeno per aiutarlo a crescere e diffondersi. Secondo gli autori della ricerca inibire la proteina nodale embrionale significa causare danni ai vasi sanguigni all’interno del tumore e diminuire la quantità di ossigeno in modo da provocare la morte delle cellule tumorali. Infatti quando i tumori mancano di sostanze nutritive ed ossigeno, necrotizzano. Nei modelli murini progettati per sviluppare il tumore, i ricercatori hanno spento l’espressione di nodale utilizzando una modifica genetica. Di conseguenza i vasi sanguigni del tumore sono crollati ed il tumore è diventato meno aggressivo. La proteina nodale è all’esterno della cellula ed è facile bersaglio per una serie di meccanismi compresi gli anticorpi. Poichè nodale non è espressa nei tessuti normali, è possibile indirizzare il trattamento solo verso il cancro. L’obiettivo è colpire la proteina nodale nei pazienti in stadio avanzato con tumori ben vascolarizzati, per distruggere i vasi sanguigni e causare la morte delle cellule tumorali. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cancer Research.
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