E’ il desolante dato che emerge della ricerca di Censis-Rbm Assicurazione Salute «Dalla fotografia dell’evoluzione della sanità italiana alle soluzioni in campo», presentatata oggi a Roma al VI «Welfare Day». Due milioni di italiani in più rispetto al 2012, per un totale di undici milioni, coloro che hanno dovuto rinunciare o rinviare le cure mediche per difficoltà economiche. In particolare a soffrire il problema sono 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennials, cioèi nati tra gli anni ’80 e il 2000. Sempre nella stessa ricerca si evidenzia l’aumento della spesa della sanità privata, aumentata del 3,2% negli ultimi due anni.Dato che è ancora maggiore se si tiene in considerazione la deflazione di alcuni prodotti e servizi sanitari.
«Sono 10,2 milioni gli italiani che fanno un maggiore ricorso alla sanità privata rispetto al passato, e di questi il 72,6% a causa delle liste d’attesa che nel servizio sanitario pubblico si allungano», ha detto Marco Vecchietti, Amministratore Delegato di Rbm Assicurazione Salute. «Bisognerebbe ripensare le agevolazioni fiscali per le forme sanitarie integrative, per assicurare tutte le prestazioni che oggi sono pagate di tasca propria dagli italiani e per rimuovere le penalizzazioni di natura fiscale per i cittadini che decidono su base volontaria di assicurare la propria famiglia. La sanità integrativa è oramai un’esigenza per tutti gli italiani e non può più essere considerata un benefit per i lavoratori dipendenti o un lusso per i più abbienti», ha concluso Vecchietti.
Il ministro Lorenzin ha commentato:
«È chiaro che il Sistema Sanitario deve fare i conti con la grave crisi economica che le famiglie stanno vivendo e che questa indagine Censis ci conferma la necessità di difendere l’aumento previsto del Fondo Sanitario per il 2017-18, che intendiamo utilizzare tra l’altro per sbloccare il turn over. Deve essere chiaro a tutti che non si possono fare le nozze con i fichi secchi», queste le dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, commentando i dati Censis.