Un. abstract di uno studio in corso, “Fresh pear (Pyrus communis) consumption may improve blood pressure in middle-aged men and women with metabolic syndrome”, presentato all’ Experimental Biology a San Diego questa settimana, indica che il consumo regolare di pere può migliorare la pressione sanguigna e la funzione vascolare negli uomini e nelle donne di mezza età con sindrome metabolica (SM), un gruppo di importanti fattori di rischio altamente associati allo sviluppo di malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2.
Lo studio clinico, randomizzato e controllato con placebo ha valutato gli effetti antipertensivi del consumo di pere negli uomini e nelle donne di mezza età con sindrome metabolica. Cinquanta uomini e donne di età compresa tra 45 e 65 anni, con tre delle cinque caratteristiche della sindrome metabolica, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere o 2 pere medie (~ 178 g) o 50 gr di placebo al giorno per 12 settimane. Analisi preliminari di 36 partecipanti mostrano che dopo 12 settimane di consumo di pere, la pressione sanguigna era significativamente più bassa rispetto ai livelli basali, mentre non ci sono stati cambiamenti nel gruppo di controllo. Sono necessarie tuttavia ulteriori ricerche per confermare gli effetti antipertensivi delle pere, nonché per valutare il loro impatto sulla funzione vascolare.
“Questi primi risultati sono molto promettenti”, ha detto la DR.ssa Sarah A. Johnson, PhD, RDN, autore principale dello studio e ora Professore e Direttore del Functional Foods & Human Health Laboratory presso il Department of Food Science and Human Nutrition alla Colorado State University.
” Riteniamo che sia importante esplorare il potenziale degli alimenti come le pere per migliorare i fattori di rischio cardiovascolare negli adulti di mezza età. La pressione sanguigna elevata è un fattore dii rischio cardiovascolare. La disfunzione vascolare legata all’età, aumenta negli individui con sindrome metabolica e contribuisce all’aumento della pressione sanguigna “.
Lo studio è stato condotto in collaborazione con il Department of Nutrition, Food and Exercise Sciences, con il Center for Advancing Exercise and Nutrition Research on Aging (CAENRA) in Florida State University, dal Dr. Bahram H. Arjmandi, Professor and Director del CAENRA.
Le pere sono un’ottima fonte di fibre e una buona fonte di vitamina C, con solo 100 calorie per porzione. Una pera media fornisce il 24 per cento del fabbisogno quotidiano di fibra. Inoltre, le pere sono prive di sodio, di colesterolo e di grassi, e contengono 190 mg di potassio. Una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, che include anche le pere, fornisce micronutrienti benefici, vitamine, fibre alimentari, potassio, sostanze fitochimiche e altro ancora.
Fonte: Eurekalert