La maggior parte del sale che assumiamo proviene da alimenti trasformati e cibi preparati nei ristoranti.
Il nuovo studio, condotto dalla Jinan University di Guangzhou, in Cina, è stato pubblicato nel Journal of Agricultural and Food Chemistry .
Il nostro corpo ha bisogno di sale – il nome chimico è cloruro di sodio – per svolgere funzioni essenziali. Ad esempio, ioni di sodio aiutano a controllare il trasporto di acqua e trasportare impulsi elettrici nei nervi.
L’assunzione media giornaliera di sodio per le persone di età compresa tra 2 anni e più di oltre 3.400 mg di sodio – più del doppio del limite di 1.500 mg raccomandati dalle linee guida dietetiche.
Troppo sale porta a cambiamenti nelle cellule del fegato legati alla fibrosi
Studi precedenti hanno già suggerito che troppo sodio può danneggiare il fegato. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno voluto osservare più in dettaglio cosa accade a livello delle cellule.
Il team ha effettuato esperimenti in cui topi adulti venivano alimentati con una dieta ad alto contenuto di sale ed ha esposto embrioni di pollo a un ambiente salato.
I risultati hanno mostrato che troppo sodio ha portato ad una serie di cambiamenti nel fegato – come cellule deformi, più alti tassi di morte cellulare e tassi più bassi di divisione cellulare – tutti danni collegati alla fibrosi epatica.
La fibrosi epatica si sviluppa quando vi è un eccessivo accumulo di proteine della matrice extracellulare come il collagene che supporta le funzioni delle cellule del fegato – come abbattere le cellule vecchie e danneggiate e metabolizzare i grassi per produrre energia.
I ricercatori suggeriscono che il meccanismo attraverso il quale troppo sale può causare danni al fegato e fibrosi, sia negli adulti che nello sviluppo degli embrioni, è attraverso lo stress ossidativo che si verifica quando l’equilibrio tra la produzione di specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi) e antiossidanti è turbato a favore del primo. Tale squilibrio può aumentare le cellule infiammatorie e promuovere la morte delle cellule del fegato, con conseguente progressiva fibrosi.
Tuttavia, il team ha anche scoperto che il trattamento delle cellule del fegato danneggiate con la vitamina C – un antiossidante – sembra contrastare alcuni dei danni causata dal consumo eccessivo di sale.
Fonte: Journal of Agricultural Food Chemistry, 4 February 2016, abstract.