E’ ben noto in biologia convenzionale che durante il processo di divisione delle cellule o mitosi, una cellula madre si divide in due cellule figlie. Ma quando si tratta di cancro, dicono i ricercatori della UCLA, la cellula madre è molto più prolifera. La mitosi è il processo attraverso cui ogni cellula si divide ed è regolata da controlli biochimici che assicurano ad ogni cellula figlia una serie di materiali sub cellulari come cromosomi ed organelli, necessari alla sopravvivenza. Tuttavia, il blocco di questi controlli biochimici può avere conseguenze nocive: quando una cellula acquisisce più o meno cromosomi, fenomeno conosciuto come aneuploidia, possono svilupparsi tumori molto invasivi. Indagare il processo di aneuploidia, significa capire meglio la progressione del cancro. Per lo studio il team ha creato una piattaforma microfluida in 3D e studiato gli eventi di mitosi, in condizioni di spazio limitato, in contrasto con palloni di coltura tradizionalmente usati. Il team ha osservato che tale confinamento ha portato alla anomala divisione di una cellula tumorale singola in tre o quattro cellule figlie ed in un paio di casi, in cinque cellule figlie probabilmente aneuploidi. I ricercatori hanno osservato anche che in ambienti confinati possono svilupparsi cellule aneuploidi e che la maggior parte di tumori maligni ne è in possesso. Ora gli scienziati stanno studiando l’importanza di ambienti confinati sullo sviluppo del cancro. La ricerca è stat pubblicata sulla rivista PL0S ONE.