Immagine: Prof. Daniele Piomelli
Un ricercatore della University of California, ha contribuito a creare una classe di composti inibitori che possono migliorare fortemente l’effetto di farmaci anti-tumorali nel melanoma.
Daniele Piomelli della UCI e ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, hanno identificato un enzima chiamato acido ceramidasi in grado di accelerare la crescita del tumore in questa forma mortale di cancro della pelle.
In biopsie cutanee di melanomi di fase 2, i ricercatori hanno scoperto che l’acido ceramidasi è altamente attivo. Questa iperattività interrompe un processo chiamato apoptosi cellulare o morte cellulare programmata, che assicura la funzione continua e la crescita delle cellule normali. Senza questo processo, le cellule cancerose sono in grado di proliferare.
I processi complessi che l’acido ceramidasi media, diventano sbilanciati quando questo enzima è iperattivo nelle cellule di melanoma. I ricercatori si sono concentrati sullo sviluppo di farmaci che ripristinano l’equilibrio nel ciclo di vita-morte cellulare, riducendo l’attività dell’acido ceramidasi.
In The Journal of Biological Chemistry, Piomelli e colleghi hanno relazionato il successo di una classe di molecole che inibiscono l’acido ceramidasi. Utilizzando colture cellulari di melanoma, i ricercatori hanno dimostrato che questi composti rendono le cellule di melanoma più incline ad essere uccise.
In altre parole, i composti agiscono come moltiplicatori che amplificano gli effetti mortali di agenti antitumorali convenzionali.
Anche se c’è ancora molto da imparare circa il ruolo dell’acido ceramidasi e su come i suoi inibitori funzionano, i ricercatori ritengono che il blocco di questo enzima favorisce l’apoptosi nelle cellule tumorali.
Una caratteristica dei nuovi composti è che essi sono costruiti in modo che il tessuto sano circostante il melanoma può rapidamente distruggerli. Ciò significa che quando sono applicati direttamente su un tumore della pelle, i composti non possono diffondersi ad altri organi o tessuti in cui potrebbero causare danni inaspettati.
“Il melanoma è una delle forme più aggressive di cancro umano, con prognosi infausta se non diagnosticata in fase iniziale”, ha detto Piomelli. “Con un ulteriore sviluppo, questi inibitori potranno essere incorporati nei trattamenti topici come creme e potranno diventare parte del programma di trattamento del melanoma aggressivo”.
Fonte: http://news.uci.edu/health/new-class-of-inhibitory-compounds-developed-to-aid-melanoma-treatments/