Condizioni di caldo estremo rappresentano un rischio per anziani, lattanti e bambini, persone con malattie croniche o ridotta mobilità. In particolare, gli anziani hanno una minore capacità di difendersi dal caldo, soprattutto in caso di ridotta mobilità o se malati cronici (cardiopatici, diabetici..) , a causa di una riduzione dello stimolo della sete e di una minor efficienza dei meccanismi di termoregolazione. Lattanti e bambini, che non sanno esprimere i disagi legati alle condizioni ambientali, sono maggiormente esposti ad aumento eccessivo di temperatura corporea e disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema neurologico, cardiocircolatorio e respiratorio. I pazienti ipertesi e cardiopatici, possono invece manifestare episodi di abbassamento della pressione arteriosa con conseguente perdita di coscienza. Inoltre il caldo può potenziare l’effetto di alcuni farmaci per la cura di malattie cardiovascolari ed ipertensione. Le persone affette da diabete, infine, sono a rischio di disidratazione , mentre i pazienti con garve insufficienza renale o dializzati, corrono il rischio di avere più facilmente, sbalzi di pressione.