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Cellule della pelle riprogrammate in cellule cerebrali

Gli scienziati di Gladstone Institute hanno, per la prima volta, trasformato cellule della pelle, con un  singolo fattore genetico, in cellule che si sviluppano in una rete funzionale delle cellule cerebrali. La ricerca offre una nova speranza nella lotta alle malattie neurologiche. Questa ricerca giunge in un momento di rinnovato interesse per la malattia di Alzheimer per la quale non esistono farmaci per evitare la progressione o prevenire la malattia. I risultati sono stati pubblicati il 7 giugno 2012, sulla rivista Cell Stem Cell e descrivono come un semplice gene chiamato iSOX2, trasferito in cellule della pelle umana, ha fatto si che in pochi giorni le cellule della pelle trattate, si siano trasformate in cellule staminali in fase staminale iniziale o indotto cellule staminali neurali. (iNSCs).  Queste cellule iNSC s, cominciano ad auto rinnovarsi  maturando ben presto in neuroni in grado di trasmettere segnali elettrici. Nel giro di un mese i neuroni si sono sviluppati nelle reti neuronali. Nel 2007 gli scienziati hanno utilizzato quattro fattori genetici per trasformare le cellule adulte della pelle umana, in cellule che si comportano come cellule staminali embrionali , chiamate cellule pluripotenti indotte o iPS. Conosciute anche come iPS, queste cellule possono diventare praticamente qualsiasi tipo di cellula del corpo umano, proprio come cellule staminali embrionali. In seguito gli scienziati di Gladstone  hanno annunciato di aver utilizzato una combinazione di picco le molecole e fattori genetici per trasformare cellule della pelle, direttamente in cellule staminali neurali. Oggi, gli scienziati di Gladstone, prendono una nuova strada utilizzando un solo fattore genetico chiamato iSOX2, per riprogrammare direttamente un tipo cellula in un’altra, senza tornare allo stadio pluripotente, un approccio per evitare il potenziale pericolo che la cellula iPS possa trasformarsi in un tumore.se usato per sostituire o riparare organi e tessuti danneggiati. La ricerca è stata eseguita presso il Centro per Cell Biology and Medicine di Gladstone ed ha anche rivelato il ruolo preciso di iSOX2 come regolatore principale che controlla l’identità delle cellule staminali neurali.

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