Infezioni da herpes simplex virus sono un problema di salute globale e non esiste attualmente alcun vaccino per la prevenzione. Per quasi tre decenni gli sforzi immunologici per sviluppare un vaccino contro l’herpes, si sono concentrati su una singola proteina presente sulla superfice esterna del virus che è nota per sviluppare la produzione robusta di anticorpi. Partendo da questo approccio, i ricercatori dell’ Howard Hughes Medical Institute (HHMI) dell’Albert Einstein College of Medicine, hanno svilupppato un mutante genetico del vurs che manca di questa proteina. Il risultato è un potente vaccino contro l’herpes virus.
” Abbiamo un nuovo candidato molto promettente per combattere l’herpes che potrebbe anche essere un buon candidato come vettore di vaccini per altre malattie delle mucose, in particolare per l’HIV e la tubercolosi”, spiega William Jacobs, ricercatore presso l’Albert Einstein College of Medicine.
Il nuovo vaccino si è dimostrato efficace contro le due forme più comuni di herpes: l’herps labiale ( HSV-1) e l’herpes genitale ( HSV-2). Entrambi sono noti per infettare le cellule nervose del corpo, dove rimane latente prima che i sintomi ricompaiano. Il nuovo vaccino è il primo a prevenire questo tipo di infezione latente. ” Se il nostro vaccino funziona sugli uomini così come funziona sui topi, una somministrazione precoce nella vita potrebbe eliminare completamente la latenza dell’herpes”, ha spiegato il ricercatore.
Lo studio sarà pubblicato il 10 marzo sulla rivista eLife.
L’HSV-2 è permanente e provoca un’infezione incurabile con piaghe genitali dolorose e aumenta la suscettibilità al virus HIV. Inoltre, i bambini nati da madri con herpes genitale attivi, hanno un tasso di mortalità di più dell’80%. Le stime attuali indicano che 500 milioni di persone nel mondo sono affette da HSV-2, con circa 20 milioni di nuovi casi ogni anno. HSV-2 è molto diffuso in Africa sub-sahariana, dove quasi tre su quattro donne hanno contratto il virus, contribuendo in modo significativo alla epidemia di HIV.
Il virus correlato, HSV-1 è principalmente associato con lesioni del cavo orale, ma è una delle principali cause di cecità corneale e infetta circa il 60% della popolazione mondiale. In particolare, HSV-1 è stato sempre più riconosciuto come causa di herpes genitale negli Stati Uniti e altri paesi sviluppati.
La maggior parte dei tentativi precedenti di costruire un vaccino contro l’herpes si sono concentrati su una glicoproteina chiamata gD che è incorporata nella busta esterna del virus. Questa proteina è necessaria per il microbo, per entrare ed uscire dalle cellule e per diffondersi dalla cellula alla cellula gD dove provoca anche una vigorosa risposta anticorpale che molti nel campo, credono sia necessaria per produrre l’immunità. Tuttavia, nessun vaccino basato su gDsi è dimostrato efficace.
Nel nuovo studio, i ricercatori, in collaborazione con Betsy Herold, virologo e specialista di malattie infettive presso l’Albert Einstein College of Medicine e co- leader della ricerca, hanno creato un mutante del virus senza gD.
” Questo ceppo sarebbe al 100% sicuro e potrebbe suscitare una risposta immunitaria molto diversa rispetto ai vaccini subunità gD che sono stati provati. L’ipotesi seguita è che oltre al suo ruolo critico nell’ ingresso del virus nell’ospite, gD ha anche la capacità di modificare la risposta immunitaria dell’ospite”, ha spiegato Betsy Herold.
Il virus HSV-2, con gD cancellato dal suo genoma, una volta introdotto nelle cellule di topo, si è riprodotto abbondantemente, ma poichè non poteva produrre gD, la futura progenie non era in grado di infettare nuove cellule. Secondo Herold, le cellule infette sono poi diventate “piccole fabbriche per produrre proteine virali” che hanno spinto il sistema immunitario a produrre anticorpi per HSV-2.
Il vaccino ha completamente immunizzato i topi contro HSV-2. La sfida più importante è che nessun virus è stato trovato dopo quattro giorni,nel sistema nervoso dei topi che è il sito dove il virus si nasconde e resta in forma latente solo per riemergere in seguito e causare di nuovo l’infezione.
La protezione contro HSV-1, che condivide una notevole omologia con HSV-2, è stata dimostrata in topi sani e in topi immunodepressi.In entrambi i modelli, il vaccino si è dimostrato efficace e non ha prodotto effetti negativi sulla salute nel ceppo di topi con un sistema immunitario gravemente compromesso e questo riflette la sicurezza complessiva del vaccino.
Il siero del sangue trasferito da topi immunizzati in topi sani, ha dimostrato di proteggere i topi fornendo una potente dimostrazione dell’ efficacia del vaccino.
La risposta robusta generata dal vaccino, così come il suo nuovo meccanismo, ha indotto i ricercatori ad intraprendere ulteriori esperimenti sui topi per determinare se esso può essere usato per trattare soggetti già infettati da HSV-1 e HSV-2.
Fonte: : eLife