Foto: Neil Shay, biochimico e ricercatore della Oregon State University. Credit:Lynn Ketchum
Bere succo di uva rossa o vino, con moderazione, potrebbe migliorare la salute delle persone in sovrappeso, aiutandole a bruciare meglio i grassi, secondo un nuovo studio condotto da un ricercatore della Oregon State University. I risultati suggeriscono che bere succo di uva rossa o vino con moderazione, potrebbe aiutare le persone a gestire meglio l’obesità e relativi disturbi metabolici come il fegato grasso.
Neyl Shay, biologo e biochimico presso l’OSU’s College of Agricultural Sciences, ha esposto le cellule umane del fegato grasso, coltivate in laboratorio, a quattro composti chimici naturali presenti nel moscato, una qualità di uva rossa coltivata nel sud- est degli Stati Uniti. Uno dei prodotti chimici, l’acido ellagico, si è dimostrato particolarmente potente: ha rallentato significativamente la crescita delle cellule adipose esistenti e la formazione di nuove ed ha potenziato il metabolismo degli acidi grassi nelle cellule epatiche.
” Queste sostanze chimiche naturali non fanno miracoli per la perdita di peso”, avverte Shay. ” Non abbiamo trovato e non ci aspettavamo di trovare che questi composti avrebbero migliorato il peso corporeo, ma aumentando la combustione dei grassi, in particolare nel fegato, essi possono migliorare la funzione epatica nelle persone in sovrappeso. La buona notizia è che siamo riusciti a sviluppare una strategia alimentare per ridurre l’accumulo dannoso di grasso nel fegato, utilizzando alimenti comuni come l’uva”.
Lo studio è stato realizzato in collaborazione con i ricercatori dell’Università della Florida e del Nebraska.
Nel 2013, Shay e colleghi hanno condotto una sperimentazione utilizzando topi in sovrappeso a cui è stata somministrata una dieta con l’ aggiunta di estratti di uve nere Pinot.
Un gruppo di topi è stato alimentato con una dieta normale contenente il 10% di grassi e un altro gruppo è stato alimentato con una dieta non sana contenete il 60% di grassi che causa l’accumulo di chili in eccesso in una struttura umana.
La quantità di estratti di uva utilizzata per i topi, corrispondeva ad una tazza e mezza di uva al giorno, per una persona.
” Le porzioni ragionevoli di uva, rendono i nostri risultati facilmente applicabili alla dieta umana”, ha precisato il ricercatore.
Nel corso di 10 settimane, i topi alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi, hanno sviluppato fegato grasso e diabete, le stesse conseguenze metaboliche che osserviamo nelle persone in sovrappeso. I topi che invece sono stati trattati con estratto di uva rossa, hanno sviluppato meno grasso nel fegato e meno zucchero nel sangue, rispetto ai topi non trattati. L’acido ellagico ha dimostrato, in questo esperimento, di essere una vera e propria centrale elettrica, riducendo i livelli di zucchero nel sangue dei topi alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi, agli stessi livelli dei topi che hanno seguito una dieta normale.
Quando Shay ed i suoi colleghi hanno analizzato i tessuti dei topi grassi che hanno assunto l’estratto di uva rossa, hanno trovato livelli di attività più elevati di PPAR-alfa e PPAR-gamma, due proteine che lavorano all’interno delle cellule per metabolizzare il grasso e gli zuccheri.
Shay ipotizza che l’acido ellagico ed altre sostanze chimiche presenti nell’uva rossa e nel vino, si legano a queste due proteine impendo loro di accendere i geni che innescano il metabolismo dei grassi alimentari e del glucosio. “Farmaci comunemente prescritti per abbassare la glicemia ed i trigliceridi, agiscono in questo modo”, ha spiegato il ricercatore.
” L’obbietivo di questo lavoro non è sostituire i farmaci necessari, ma giudare le persone nella scelta di alimenti ampiamete disponibili che hanno particolari benefici per la salute, come aumentare la funzione metabolica”, ha coucluso Shay.
Fonte http://oregonstate.edu/ua/ncs/archives/2015/feb/another-reason-drink-wine-it-could-help-you-burn-fat