Il selenio è un minerale essenziale importante per la salute cognitiva, il sistema immunitario e la fertilità. Si trova in una varietà di alimenti, ma le fonti più ricche sono le noci del Brasile. La quantità di selenio presente negli alimenti dipende dalla concentrazione nel suolo dove questi alimenti vengono coltivati.
L’assunzione di selenio raccomandata è di circa 55 microgrammi al giorno per gli adulti. Le donne in gravidanza e allattamento hanno necessità di selenio leggermente superioei di 60/70 microgrammi al giorno.
La carenza di selenio è rara in tutto il mondo e spesso si verifica nelle regioni che hanno un basso contenuto di selenio nel suolo. Diverse regioni della Cina a basso contenuto di selenio nel suolo, hanno sradicato la carenza di questo minerale nella popolazione attraverso programmi di supplementazione.
Anche se supplementi di selenio sono disponibili, è sempre meglio ottenere qualsiasi vitamina o minerale attraverso il cibo.
Possibili benefici per la salute dal consumo di selenio
Il selenio è coinvolto nella produzione di prostaglandine nel corpo, che regolano l’infiammazione e possono ridurre l’infiammazione correlata all’artrite reumatoide.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi, ha collegato l’assunzione di selenio alla riduzione del rischio di cancro alla prostata.
Il selenio lavora a stretto collegamento con la vitamina E come antiossidante, per prevenire la formazione di radicali liberi e a sua volta, può ridurre il rischio di cancro alla pelle e prevenire le scottature.
Alimenti ricchi di selenio:
Animelle e frattaglie
Pesci: crostacei e soprattutto ostriche e vongole e tonno
Carne di tutti i tipi
Uova
Latticini e formaggi in particolare
Frumento
Crusca e germe di grano
Kamut
Orzo
Noci del Brasile
Semi di senape
La maggior parte di frutta e verdura sono a basso contenuto di selenio.
La carenza di selenio può causare sintomi come astenia e debolezza, deficit mnemonici, disturbi della tiroide, problemi della pelle, minore resistenza alle infezioni, alitosi, irritabilità e disturbi dell’apparato gastrointestinale.
Fonte Medical news