Un nuovo studio condotto da un team internazionale di ricercatori, dimostra per la prima volta che le persone possono ereditare alcuni dei batteri intestinali che causano la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, nota come malattia infiammatoria intestinale (IBD). Lo studio, recentemente pubblicato in Genome Medicine, ha anche confermato che gli antibiotici possano peggiorare lo squilibrio nei microbi intestinali.
Circa 1,6 milioni di americani soffrono di morbo di Crohn o colite ulcerosa, secondo la Crohn’s and Colitis Foundation of America. Comprendere le cause di queste malattie è un altro passo importante verso la prevenzione e il trattamento.
” I batteri intestinali, o ‘microbioma intestinale,’ si sviluppano in età molto giovane e possono avere un grande impatto sulla salute per il resto della vita,” ha detto l’autore principale dello studio Dan Knights, professore presso il Department of Computer Science and Engineering and the Biotechnology Institute dell’Università del Minnesota. “Abbiamo trovato gruppi di geni che possono giocare un ruolo nel plasmare lo sviluppo di microbi intestinali squilibrati”.
Dan Knights ed i suoi colleghi dell’ Università del Minnesota hanno lavorato con i collaboratori della Harvard, MIT, Università di Toronto e University Medical Center di Groningen, in uno dei più grandi studi internazionali di questo tipo. I ricercatori hanno esaminato tre coorti indipendenti per un totale di 474 adulti con IBD che vivono a Boston, Mass. (USA); Toronto, Ontario (Canada) e Groningen (Paesi Bassi). Per la ricerca sono stati raccolti campioni di DNA umano e il DNA dei loro batteri intestinali, nel corso di un periodo di due anni. I ricercatori hanno esaminato migliaia di specie microbiche e geni umani.
I risultati, che sono stati replicati in due o più coorti, hanno dimostrato che il DNA dei soggetti umani è collegato ai batteri nei loro intestini. I pazienti con IBD avevano minore biodiversità dei batteri . Questo è un passo importante nello sviluppo di trattamenti farmacologici mirati o prodotti derivati dai batteri intestinali.
La comunità intestinale dei batteri è un sistema complesso che non solo è influenzato dalla genetica, ma anche da età, sesso, farmaci e altri fattori. Ad esempio, questo studio ha confermato che l’uso di antibiotici è associato con una maggiore squilibrio della comunità batterica nell’intestino. Precedenti studi hanno dimostrato legami tra batteri intestinali umani e aumento del rischio di una vasta gamma di malattie tra cui il diabete, autismo, malattie cardiache e anche alcune forme di cancro.
“In molti casi, stiamo ancora imparando come questi batteri influenzano il nostro rischio di malattie, ma capire la componente genetica umana è un passo necessario per svelare il mistero”, ha detto Cavalieri.
La ricerca è stata finanziata in parte dal National Institutes of Health (NIH), the National Science Foundation, the Crohn’s and Colitis Foundation of America, and the Crohn’s and Colitis Foundation of Canada.
