HomeSaluteTumoriRivelato nuovo meccanismo del cancro al seno estrogeno-correlato

Rivelato nuovo meccanismo del cancro al seno estrogeno-correlato

Un meccanismo che favorisce lo sviluppo del cancro al seno, precedentemente sconosciuto, è stato scoperto da ricercatori della University of Illinois a Urbana-Champaign. 
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Oncogene .
La ricerca spiega il percorso di una proteina – attivata dagli estrogeni – che permette alle cellule tumorali di sopravvivere e addirittura resistere ai farmaci contro il cancro.

La proteina UPR  protegge le cellule dallo stress e avvia la produzione di proteine ​​”chaperone”. Queste proteine ​​si ripiegano e confezionano altre proteine, preparando le cellule a dividersi e crescere. Poiché questi accompagnatori sono essenziali per la divisione delle cellule, sono ora un obiettivo per il trattamento del cancro.

Gli scienziati sanno che UPR viene attivata come parte di una risposta allo stress, quando una cellula è carente di ossigeno o sostanze nutritive o viene attaccata da farmaci. L’attivazione di UPR prepara la cellula alla crescita,alla divisione e alla sopravvivenza sotto stress.

La nuova importante scoperta riportata dal team della University of Illinois è che UPR è attivata dagli estrogeni anche prima della comparsa di eventuali stress associati con l’attivazione UPR.

l Prof. Shapiro spiega:

“Si tratta di un nuovo ruolo degli estrogeni, nella patologia del cancro. Altri hanno dimostrato che lo stress attiva questo percorso, contribuendo a proteggere alcuni tumori. Ciò che è nuovo nella  nostra scoperta è che gli estrogeni possono pre-attivare questa via per proteggere i tumori”.

IL Prof. Shapiro e colleghi hanno scoperto che il segnale che attiva il pathway  UPR si verifica quando gli estrogeni si legano al suo recettore, provocando una riserva di calcio nella cellula. ” Si tratta di un segnale che secondo molti ricercatori ha qualcosa a che fare con la proliferazione cellulare” dice il Prof Shapiro. ” Il calcio stesso può essere un segnale di proliferazione”.

Oltre a proteggere le cellule, però, UPR può anche innescare l’apoptosi – il “suicidio cellulare” – nei casi in cui una cellula normale è esposta a troppo stress. Tuttavia, quando UPR è attivato dagli estrogeni, l’apoptosi viene “smussata”, consentendo alle cellule tumorali di sopravvivere e resistere ai farmaci.

Espressione genica UPR come marcatore prognostico

In un altro braccio dello studio, i ricercatori hanno effettuato una analisi computerizzata di dati sul cancro al seno, indagando l’espressione genica UPR nelle donne che erano state diagnosticate fino a 15 anni prima.

I risultati dimostrano che tra le donne con cancro al seno estrogeno-recettore-positivo che hanno ricevuto tamoxifene come trattamento, quelle con “overexpressed” UPR avevano 3,7 volte più probabilità di avere recidive del cancro al seno.

Prof. Shapiro spiega che l’analisi al computer dimostra che “l’attivazione di UPR è un potente indicatore del decorso della malattia di una donna”.

“Il nostro indicatore consente di identificare tumori al seno che possono essere molto aggressivi e richiedono pertanto una terapia intensiva”, aggiunge.

Fonte Anticipatory estrogen activation of the unfolded protein response is linked to cell proliferation and poor survival in estrogen receptor α-positive breast cancer, David Shapiro, et al., Oncogene, doi:10.1038/onc.2014.292, published online 29 September 2014, abstract.

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