Una percentuale di casi di fibrosi polmonare idiopatica può essere collegata con l’esposizione all’amianto, secondo i risultati di un nuovo studio.
L’asbestosi è il nome dato alla malattia polmonare sviluppata da persone con una storia conosciuta di esposizione all’amianto. I sintomi e la presentazione di questa malattia sono identici a quelli della fibrosi polmonare idiopatica. L’unica differenza tra le due malattie è l’ esposizione all’amianto. Le persone con asbestosi non sono attualmente ammesse a nuovi trattamenti per IPF, nonostante il fatto che questi trattamenti funzionano per curare una malattia identica.
I ricercatori hanno suggerito che una parte di casi di IPF può essere dovuta a sconosciuta esposizione all’amianto. Essi hanno analizzato i tassi di mortalità per fibrosi polmonare idiopatica, asbestosi e mesotelioma in tutta l’Inghilterra e il Galles. I dati sono stati ottenuti da una ricerca dell’ Office of National Statistics sul numero annuale di decessi dovuti a IPF, mesotelioma e amianto per il periodo 1974-2012, suddivisi per età, sesso e regione.
L’analisi ha rivelato correlazioni nazionali e regionali tra le tre malattie, che supporta la teoria che una percentuale di casi di IPF sono dovuti a sconosciuta esposizione all’amianto. Se questa esposizione all’amianto era conosciuta, probabilmente questi pazienti sarebbero stati diagnosticati con l’asbestosi, piuttosto che con IPF.
L’analisi ha rivelato anche alti tassi di mortalità per fibrosi polmonare idiopatica, in particolare nelle regioni del Nord Ovest e del Sud-est dell’Inghilterra, regioni che hanno una storia di cantieri e quindi potenziale esposizione alla polvere di amianto.
Il lead ricercatore, il dottor Carl Reynolds dell’Imperia College di Londra, ha dichiarato: “I nostri risultati sono coerenti con l’ipotesi che molti casi di fibrosi polmonare idiopatica sono suscettibili di essere causati da ignota esposizione all’amianto. Sono necessarie ulteriori ricerche in questo settore, in particolare in pazienti noti per avere avuto esposizione all’amianto che non sono attualmente considerati candidati per nuovi trattamenti per IPF e che invece, potrebbero trarre benefici dai trattamenti”.
Fonte http://www.sciencedaily.com/releases/2014/09/140909093713.htm