E’ noto che mangiare cibi che contengono troppi grassi “cattivi”, come ad esempio i grassi saturi o i grassi trans, non è salutare per il cuore. Tuttavia, secondo una ricerca del Brigham and Women Hospital, i grassi saturi peggiorano le funzioni cognitive globali e la memoria. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista on line dell’American Association of Neurology Society, il 18 maggio 2012. Il team di ricerca ha analizzato i dati di salute di circa 400.000 donne di età di 45 anni e anche più anziane. Lo studio si è concentrato sui dati di circa 6.000 donne di età superiore a 65 anni. Le donne hanno partecipato a tre test di funzionalità cognitiva, intervallati ogni due anni e per una durata di quattro anni. Queste donne hanno completato questionari molto dettagliati di frequenza alimentare all’inizio dello studio, sullo stato di salute prima dei test. I risultati suggeriscono che non è la quantità di grassi ad incidere sulle funzioni cognitive e della memoria, ma la qualità. Le donne che avevano consumato alte quantità di grassi saturi, provenienti da grassi di origine animale, come carne rossa e burro, avevano dimostrato peggiori funzioni cognitive e di memoria, nel corso dei quattro anni di test. Al contrario, le donne che mangiavano più grassi monoinsaturi provenienti da olio di oliva, avevano migliori modelli di punteggi cognitivi, nel corso del tempo. I risultati della ricerca hanno significative implicazioni sulla salute pubblica: sostituire il grasso cattivo con quello buono, è una modifica della dieta semplice che contribuisce alla prevenzione del declino delle funzioni cognitive. I ricercatori suggeriscono che soprattutto nelle persone anziane, il declino cognitivo può portare ad un aumento di rischio di sviluppare problemi più gravi come la demenza e il morbo di Alzheimer.
Alcuni tipi di grassi peggiorano le funzioni cognitive e la memoria
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