All’inizio di quest’anno, uno studio ha suggerito che una dose giornaliera di vitamina E può combattere il declino funzionale nel morbo di Alzheimer. Ora, un nuovo studio suggerisce che la vitamina può aiutare a prevenire o ridurre i danni cerebrali causati da ictus.
L’ ictus si verifica quando un’arteria o vaso sanguigno viene bloccato da coaguli o grassi build-up, limitando il flusso di sangue al cervello. Questo priva il cervello di ossigeno e porta alla morte delle cellule cerebrali. Ogni anno, circa 15 milioni di persone nel mondo, sono colpite da un ictus. Di questi, 5 milioni sono rimasti disabili in modo permanente.
Dopo un ictus, un paziente è di solito trattato con aspirina – un antiaggregante che lavora per fermare la coagulazione del sangue. In circa il 4% dei casi di ictus, i pazienti sono trattati con attivatori del plasminogeno tissutale – l’unico farmaco specifico per ictus approvato dalla Food and Drug Administration – entro 3 ore dall’attacco. Questo funziona sciogliendo coaguli di sangue e migliorando il flusso di sangue al cervello
Ecco perché, nel corso degli ultimi 12 anni, il dottor Rink, della Ohio State University Wexner Medical Center, si è concentrato sul trattamento preventivo dell’ ictus e il suo ultimo studio potrebbe essere una vera promessa.
Tocotrienolo migliora l’afflusso di sangue
Per raggiungere i loro risultati, il dottor Rink e colleghi hanno condotto una serie di studi sugli animali, per esaminare gli effetti di integratori a base di tocotrienoli sui vasi sanguigni, in caso di ictus. Il tocotrienolo è un tipo di vitamina E che si trova naturalmente nell’olio di palma e che può bloccare il colesterolo, la produzione epatica e ridurre il colesterolo totale nel sangue.
Dopo la supplementazione con vitamina E per 10 settimane, la squadra ha trovato che è stata attivata l’ arteriogenesi, un aumento del diametro delle arterie esistenti, in risposta alla richiesta di ossigeno. Questo processo può prevenire i danni cerebrali, in quanto offre effettivamente un “collaterale” afflusso di sangue.
Commentando i risultati del gruppo, il dottor Rink dice:
“Pensiamo che tocotrienol offre una migliore protezione da un ictus iniziale o secondario.”
Per studiare esattamente come la vitamina E attiva l’ arteriogenesi, il dottor Rink ha creato un metodo di microdissezione laser. Ciò gli ha consentito di analizzare pezzi di tessuto cerebrale e dei vasi sanguigni delle zone esatte in cui si è verificata l’ arteriogenesi, durante l’ ictus.
Utilizzando questa tecnica, il dottor Rink ha anche analizzato l’attività di micro-RNA. Questi sono piccoli pezzi di DNA non codificanti che disattivano la produzione di proteine, impedendo quindi alle proteine di comunicare con altre cellule. Questo può portare ad una comprensione di come tocotrienol influenza i geni durante l’ ictus.
Allo stato attuale, il dottor Rink sta conducendo uno studio su tocotrienol in superstiti da ictus per vedere se la vitamina può prevenire o ridurre i danni cerebrali da ictus secondari.
Egli conclude che un giorno, proprio come l’aspirina è raccomandata per i pazienti cardiaci, la vitamina E potrà essere utilizzata come un comune trattamento per la prevenzione dell’ictus.