Uno studio, condotto dai ricercatori della Havard School of Public Health, ha scoperto che in un gruppo di volontari che hanno consumato una porzione di zuppa in scatola al giorno, per cinque giorni, è aumentata oltre il 1000%, la concentrazione di bisfenolo A (BPA) nelle urine, rispetto agli stessi individui che avevano consumato per cinque giorni, zuppe fresche. Il bisfenolo è una sostanza chimica , usata prevalentemente in associazione con altre sostanze , per produrre plastiche e resine. Lo studio è uno dei primi a quantificare il livello di BPA, nell’organismo, dopo il consumo di cibi in scatola o l’assunzione di bevande in lattine o plastiche particolari. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Medical Association. Studi precedenti, hanno collegato la presenza di BPA nell’organismo, ad effetti negativi sulla salute. L’esposizione del sistema endocrino, al BPA, usato nel rivestimento di contenitori alimentari, lattine di metallo ,particolari plastiche, interferisce negli animali, sullo sviluppo riproduttivo ed è collegato nell’uomo, alla malattia cardiovascolare, al diabete, all’obesità. In aggiunta ai contenitori alimentari, il BPA si trova anche in bottiglie di policarbonato, composti odontoiatrici e sigillanti. I test hanno dimostrato che il consumo di una porzione di zuppa in scatola al giorno,aumenta del 1221%,la presenza di BPA nelle urine. I ricercatori fanno notare, comunque, che devono essere fatte ulteriori ricerche per stabilire se l’aumento di queste concentrazioni nelle urine è solo temporaneo .” L’entità di aumento di BPA osservato ” dicono gli esperti “dopo il consumo di zuppe in scatola,era inaspettato e può essere motivo di preoccupazione tra gli individui che consumano regolarmente alimenti conservati in scatole o bevande in lattine o in particolari plastiche. E’ consigliabile per i produttori, prendere in considerazione la possibile eliminazione del BPA, dai rivestimenti dei contenitori.”