Immagine: Georg Wondrak (a sinistra) e Donna Zhang. I ricercatori della University of Arizona College of Pharmacy e UA Cancer Center, hanno scoperto che un componente della cannella previene il cancro del colon-retto nei topi. Credit: University of Arizona Biomediche Communications
La ricerca condotta presso la University of Arizona College of Pharmacy e la UA Cancer Center indica che un composto derivato da cannella è un potente inibitore del cancro del colon-retto.
I ricercatori Georg Wondrak e Donna Zhang hanno recentemente completato uno studio in cui hanno dimostrato che l’aggiunta di Cinnamaldeide, il composto che conferisce alla cannella il suo sapore e odore caratteristico, ha protetto i topi dal cancro del colon-retto. In risposta al composto Cinnamaldeide, le cellule degli animali avevano acquisito la capacità di proteggersi contro l’esposizione ad agenti cancerogeni attraverso la disintossicazione e la riparazione.
“Si tratta di un dato significativo”, ha detto Zhang, che, insieme a Wondrak, è un membro della UA Cancer Center. “Dato che il cancro del colon-retto è un tipo di cancro aggressivo ed è associata a prognosi sfavolrevole, c’è un urgente bisogno di sviluppare strategie più efficaci contro questa malattia”.
( Vedi anche: L’acido retinoico sopprime lo sviluppo del cancro del colon-retto).
” La cannella è la terza spiezia più consumata al mondo. C’è relativamente poca ricerca sui suoi potenziali benefici per la salute. Se siamo in grado di accertare i suoi effetti positivi, potremmo sfruttare questa opportunità per migliorare potenzialmente la salute delle persone in tutto il mondo”, ha detto Wondrak.
La ricerca è stata pubblicata in Cancer Prevention Research.
Il passo successivo della ricerca è quello di verificare se la cannella, come il suo composto cinnamaldeide, previene il cancro utilizzando lo stesso modello. Poiché la cannella è un additivo alimentare comune già considerato sicuro e non è un prodotto sintetico, uno studio sugli esseri umani è molto vicino.
Wondrak cercherà, nella futura sperimentazione, di rispondere a diverdsi nterrogativi: ‘ Possiamo usare il composto Cinnamaldeide o anche la cannella per trattare altre gravi malattie come la disregolazione infiammatoria e il diabete?’
“Queste sono le grandi domande a cui potremmo essere in grado di fornire risposte incoraggianti usando una spezia molto comune”, ha concluso il ricercatore.
Fonte:Medicalxpress