HomeSaluteIntestino e stomacoStudio rivela come alterato microbioma intestinale causa obesità

Studio rivela come alterato microbioma intestinale causa obesità

Molti fattori influenzano il peso corporeo che contribuisce al rischio obesità: geni, metabolismo, ormoni e naturalmente la quantità di calorie assunte e bruciate durante il giorno. A tutti questi fattori vanno aggiunte le alterazioni del microbioma intestinale.

L‘obesità è legata a cambiamenti nel nostro microbioma intestinale, migliaia di miliardi di minuscoli organismi che popolano il nostro intestino. In un nuovo studio, pubblicato dalla rivista Nature, un team della Yale University ha identificato come una flora intestinale alterata, provoca l’obesità. (Vedi anche:Il microbioma intestinale: come influisce sulla nostra salute?)

In un precedente studio, Gerald I. Shulman, MD e George R. Cowgill, Professori di Medicina, hanno osservato che l’acetato, un acido grasso a catena corta, stimola la secrezione di insulina nei roditori. Per una maggiore comprensione del ruolo dell’acetato, Shulman, che è anche un ricercatore dell’ Howard Hughes Medical Institute in collaborazione con un team di ricercatori della Yale, ha condotto una serie di esperimenti in modelli roditori di obesità.

Il team di ricerca ha trovato livelli più elevati di acetato negli animali che hanno consumato una dieta ricca di grassi. Essi hanno inoltre osservato che l’infusione di acetato stimola la secrezione di insulina prodotta dalle cellule beta nel pancreas, ma come questo accade non era chiaro.

Successivamente, i ricercatori hanno determinato che quando l’acetato è stato iniettato direttamente nel cervello, si è innescata una maggiore produzione di insulina e si è attivato il sistema nervoso parasimpatico. ” L’acetato stimola le cellule beta a secernere più insulina in risposta al glucosio, attraverso un meccanismo mediato dal sistema nervoso centrale”, ha spiegato Shulman. “Inoltre stimola la secrezione di ormoni gastrina e grelina, che portano ad una maggiore assunzione di cibo”

(La gastrina viene secreta dallo stomaco quando l’acidità diminuisce e va in circolo per stimolare la secrezione di acido cloridrico per ridurre i livelli del pH gastrico. La grelina, è prodotta sempre dallo stomaco soprattutto quando si è a digiuno e ha lo scopo di stimolare potentemente il rilascio dell’ormone della crescita (GH). Inoltre, una serie di evidenze sperimentali, hanno assegnato alla grelina un ruolo nell’assunzione alimentare e nella regolazione del bilancio energetico e nel controllo del peso corporeo).

Infine, il team ha cercato di stabilire una relazione causale tra la flora intestinale e l’aumento dei livelli di insulina. Dopo il trasferimento di materia fecale da un gruppo di roditori ad un altro, i ricercatori hanno osservato cambiamenti simili nella flora intestinale e aumento dei livelli di acetato e insulina. ( Vedi anche:Il microbioma intestinale: come influisce sulla nostra salute?)

” Nel loro insieme questi esperimenti dimostrano un nesso causale tra le alterazioni della flora intestinale in risposta ai cambiamenti nella dieta e aumento della produzione di acetato“, ha detto Shulman. L’aumento di acetato, a sua volta porta ad una maggiore assunzione di cibo, innescando un ciclo di feedback positivo che spinge all’obesità e insulino- resistenza”, ha spiegato il ricercatore.

“Le alterazioni nel microbioma intestinale sono associate con l’obesità e la sindrome metabolica sia negli esseri umani che nei roditori”, ha osservato Shulman. “In questo studio abbiamo individuato un nuovo meccanismo che spiega questo fenomeno biologico nei roditori e ora stiamo esaminando se questo meccanismo si traduce anche negli esseri umani”, ha concluso Shulman.

Fonte: Nature

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