Uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital negli Stati Uniti ha identificato una proteina che è essenziale per innescare la prima risposta del sistema immunitario all’infezione virale. I ricercatori sperano che la scoperta porterà a nuovi trattamenti per i virus che si sono evoluti in modo da arrestare la risposta immunitaria del corpo.
Lo studio è stato pubblicato sull’ultimo numero online di Nature Immunology.
Gli scienziati descrivono come hanno trovato la proteina GEF-H1 che svolge un ruolo chiave nell’aiutare i macrofagi – cellule importanti del sistema immunitario innato – a reagire alle infezioni virali come l’influenza .
L’ autore della ricerca, Hans-Christian Reinecker, professore associato alla Harvard Medical School, ha detto:
“Il rilevamento di materiale genetico virale all’interno di una cellula infettata è fondamentale per avviare le risposte che segnalano al sistema immunitario di combattere l’infezione e prevenire la sua diffusione in tutto il corpo.”
Il Prof. Reinecker, del Centro per lo Studio della malattia infiammatoria intestinale nel Massachusetts General Hospital Gastrointestinal Unit, spiega che i loro risultati suggeriscono che GEF-H1 può controllare la risposta del sistema immunitario ad una serie di RNA e DNA virus che minacciano la salute umana.
Il sistema immunitario innato è la prima linea di difesa
Il sistema immunitario innato è la prima linea di difesa dell’organismo contro le infezioni. Rileva rapidamente patogeni e convoca i suoi fanti a combattere con l’invasore: globuli bianchi, citochine e peptidi antimicrobici.
La prima cosa che un virus tenta di fare quando entra in una cellula ospite è viaggiare verso il nucleo, perché è qui che si replica – spesso fondendo il proprio materiale genetico con quello dell’ospite.
Per raggiungere il nucleo, il virus viaggia lungo piccole gallerie chiamate microtubuli che le cellule usano per il trasporto di proteine. Ma fino ad ora, non era chiaro come i virus, nei microtubuli, influenzano l’attivazione del sistema immunitario.
Gli scienziati sapevano già che GEF-H1 si lega ai microtubuli e che aiuta il sistema immunitario a riconosce i batteri.
GEF-H1 è espresso in macrofagi e viene attivato da RNA virale
Il laboratorio del Prof. Reinecker ha trovato la proteina che è espressa nei macrofagi ,- componenti chiave del sistema immunitario innato che vano in giro nel corpo per “mangiare” materiale sgradito e agenti patogeni.
I ricercatori hanno trovato che i topi che non potevano esprimere GEF-H1 non potevano produrre una risposta efficace immunitaria contro due virus: influenza A e dell’encefalomiocardite, un virus che provoca varie malattie infiammatorie negli animali.
Prof. Reinecker spiega:
“Il rilevamento di acidi nucleici virali intracellulari per l’induzione di interferoni è così importante che molti virus, tra cui quelli dell’ influenza A, si sono evoluti con strategie specifiche per interferire con l’attivazione del sistema difensivo”.
La scoperta porterà a nuovi modi per sventare le strategie che i virus utilizzano per evitare che il sistema immunitario possa rispondere alle infezioni.
I fondi dal National Institutes of Health hanno contribuito a finanziare lo studio.
Fonte Nature Immunology, pubblicato online il 24 Novembre 2013, DOI: 10,1038 / ni.2766; astratto .